Una squillo per l’ispettore Klute
(USA/1971) di A. Pakula (114') Introducono i Manetti Bros
New American Cinema al suo zenit. Fonda, con il nuovo taglio di capelli, la strepitosa falcata a gambe nude, la borsa a tracolla, il broncio alto e consapevole d'una Hanoi Jane via Barbarella, non è mai stata così bella. Né così brava (è il suo primo e più meritato Oscar). Trama classica, che nello spirito del tempo rivisita i noir anni Quaranta: "Un assassinio, un detective, una donna: dei guai" (Rinaldo Censi). Figure nell'ombra, notti sulla città, un magnifico Donald Sutherland e al centro lei, la squillo che affronta gli anfratti oscuri della propria mente. Finale di perfetta sospensione esistenziale, come nemmeno Blade Runner. (pcris)
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