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29 settembre 2024, 21:00
Rete-Teatri Festival - Il Nemico

V edizione Reteteatri Festival – Solidaliscene
Rassegna teatrale dedicata al tema “Il nemico”, con la partecipazione di gruppi della Rete dei
Teatri Solidali della Città metropolitana di bologna

Categorie
  • spettacoli

Rassegna teatrale dedicata al tema “Il nemico”, con la partecipazione di gruppi della Rete dei
Teatri Solidali della Città metropolitana di bologna.8, 15, 22, 25, 29 settembre 2024
c/o Centro Sociale CostArena, Bologna, Via Azzo Gardino, 48
Gli spettacoli sono previsti all’aperto e, in caso di pioggia, nella sala al chiuso.
Entrata libera
Info: 3392294412

 

Domenica 8 settembre - ore 21

Medinsud, ExtraVagantis Teatro
“Mai più”
Performance di parole/voci e musica
Con Guido Sodo e Marina Mazzolani
... Bambini rotti dai regali dei grandi, rotti come le bambole, mentre i grandi ce la fanno a
dormire.

Gruppo di Lettura San Vitale
“Una piccola storia di guerra”
Con Maria Rosa Damiani e Antonia Oggiano
Musica dal vivo: Guido Sodo
Regia: Nicola Fabbri
Spettacolo in forma di lettura. Maria Rosa Damiani porta in scena i suoi ricordi d’infanzia,
semplici e al tempo stesso straordinari, appartenenti a un passato che riaffiora come un
monito di fronte alle nuove guerre che riempiono le cronache dei nostri giorni.

Domenica 15 settembre - ore 21

Teatro delle Temperie
“Il circo capovolto”
Di e con Andrea Lupo
Diretto da Andrea Paolucci
musiche originali David Sarnelli
Due storie parallele ma strettamente intrecciate, quella di Branko e quella di suo nonno
Nap’apò, due generazioni di rom in questa Europa in cui le etnie nomadi hanno vissuto e
vivono ancora vite separate, vite “a parte”. Una generazione è finita nei campi di
concentramento, la successiva nei campi rom alle periferie delle grandi città.

Domenica 22 settembre - ore 18

Il Campanile dei Ragazzi
“La colomba insanguinata e altre storie”
Da un’idea di Lidia Marsili e Paolo Giuffrida
Regia: Paolo Giuffrida e Lidia Marsili
Con: Claudia Bina, Roberto Cosimo Caruso, Luca Fanelli, Nicolò Giuffrida, Paolo Giuffrida,
Marco Mazzetti, Tatiana Neri
Il lavoro affronta la "costruzione del nemico": qualcosa che sfugge alla volontà e ai desideri
delle persone semplici, e che logiche di potere riescono invece a far vivere nelle relazioni tra le
persone e le comunità.

Mercoledì 25 settembre, ore 21

Magnifico Teatrino Errante
“Lucignolo (Non va alla guerra)”

Parole di: Annalisa Frascari, Alvise de Fraja, Valeria Nasci Movimento scenico e aiuto regia:
Mariateresa Diomedes
Regia: Valeria Nasci
LUCIGNOLO è cresciuto e tante cose sono cambiate nel suo mondo. Ora si ritrova a riflettere
sulla maledizione della guerra, sulla natura dei conflitti e sul tema del difendersi. Decide di
sfidare la Guerra a una partita a scacchi e, insieme al saggio Grillo, intraprende un viaggio
dove incontra i personaggi principali della favola di Collodi per poi capire che la Guerra non è
altro che un egocentrico personaggio che si alimenta dell’ego e degli interessi dei potenti e
dell’indifferenza dei singoli.

Domenica 29 settembre - ore 21

BarriereZero
“Enemies”
Con Francesca Fuiano e Riccardo Paccosi
Un lamento interiore si tramuta in una lotta tra anime tormentate. Il malessere dell’essere
Umano che tenta di risalire in alta quota dal fondo dov’era caduto.piranno che la Guerra non è
altro che...

 

C’è poi un ulteriore appuntamento, a Imola, all’interno sia di “Reteteatri Festival”, sia di “DDT -
Diversi Dirompenti Teatri”, sia di “Imola in musica”:
Giovedì 5 settembre 2024 - ore 18
Biblioteca Comunale di Imola, Via Emilia 80
In caso di pioggia: Sala San Francesco, Via Emilia 80.
Entrata libera
“Bellum – Canzoni, musiche e parole nemiche della guerra”
Con Guido Sodo (chitarre e voce), Maurizio Piancastelli (tromba e live electronics), Andrea
Taravelli (basso elettrico) e Marina Mazzolani (voce recitante)
Canzoni prese dalla discografia di Fabrizio De André, Edoardo Bennato... e dei Cantodiscanto,
gruppo attivo dai primi anni ’90 che ha trattato spesso l’argomento del disagio sociale e della
guerra. E altre parole, antiche e attuali, a ricordarci che alla guerra avevamo detto “mai più!”.