Quando Bologna viveva sull'acqua
primo talk di un ciclo di incontri a cura di Istituzione Bologna Musei
Miriam Masini, Museo del Patrimonio Industriale, illustra Quando Bologna viveva sull'acqua per approfondire un capitolo importante della storia economica-produttiva della nostra città.
Tra XII e XVI secolo Bologna realizzò infatti una operazione di respiro plurisecolare: la costruzione di un complesso sistema idraulico artificiale, oggi in gran parte nascosto, composto da chiuse, canali e chiaviche che distribuivano a rete l'acqua, consentendone l'uso principalmente come fonte di energia e trasporto. Numerosi erano gli opifici che operavano in città, più di 350 nel XVII secolo.
Tra questi spicca il mulino da seta “alla bolognese”, che rappresenta la più alta tecnologia conosciuta in Europa prima della Rivoluzione Industriale. La sua funzione consisteva nel torcere il filo di seta per renderlo più robusto e resistente e poterlo quindi lavorare al telaio. Tra i prodotti del setificio bolognese il più famoso era il velo di seta commercializzato in tutta Europa, che costituiva un elemento distintivo degli abiti dell'aristocrazia, spesso riprodotto nella ritrattistica occidentale. Attraverso il canale Navile il velo e in generale i prodotti del setificio raggiungevano per via acqua Venezia e da qui i principali mercati europei.
L'abbondanza della risorsa acqua, unita all'alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta, permise così ad una città, non dotata di significativi corsi d'acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del grande commercio internazionale fino alla fine del XVIII secolo, affermandosi in Europa come una delle capitali dell'industria serica.
L'incontro è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti.
A seguire si svolgerà Music in Motion | sonorizzazioni in cortile #1.
La prenotazione dei posti, valida per entrambi gli appuntamenti, è disponibile su boxerticket.it con emissione di biglietto elettronico.
L’evento si svolge nel rispetto del distanziamento e delle normative anti-Covid.
L’ingresso al Cortile Guido Fanti sarà solo da via Ugo Bassi 2.