copertina di Les parapluies de Cherbourg
29 giugno 2024, 21:45
@ Piazza Maggiore, Bologna

Les parapluies de Cherbourg

(Francia/1964) di Jacques Demy (95')

Jacques Demy realizza in Les Parapluies de Cherbourg, più che in ogni suo altro film precedente, il vecchio sogno della creazione totale, demiurgica, cui tendeva nei suoi progetti d’animazione e al quale non ha mai rinunciato. La straordinaria innovazione non risiede nel soggetto […] ma nel trattamento formale del soggetto, interamente all’insegna dello sfasamento.

Sfasare, per Demy, è innanzitutto scegliere di rendere interamente cantato un dialogo decisamente quotidiano. Di farne non un’opera, né una commedia musicale con canzoni (non si tratterebbe più di sfasamento ma di semplice ricorso a un altro tipo di codici, ben consolidati), bensì di inventare un’altra forma di espressione

vocale, strettamente associata alla musica ma refrattaria a essere assimilata a qualsiasi modello noto. […]

Sfasare è anche giocare al gioco della regia classica e sovvertirlo sottilmente, trasformare i movimenti di macchina in coreografie discrete, rivendicare la macchina da presa come personaggio e allo stesso tempo farne dimenticare la presenza. Sfasare è realizzare il vecchio sogno degli universi paralleli caro alla fantascienza, inventare un mondo che il viaggiatore crede di riconoscere ma che, attraverso mille dettagli, rivela una natura diversa da quello, familiare, che pensava di ritrovare.

Demy sogna dunque un cinema totale, un cinema dalle armonie raffinate in cui regia, musica, colori, attori, dialoghi e scenografie sono tutti ugualmente coinvolti nella produzione di senso, senza che nessuno di questi elementi venga mai privilegiato, per elaborare un universo puramente cinematografico che non potrebbe esistere altrove come tale. Questo cinema richiede più di ogni altro il controllo assoluto di un creatore unico. Richiede più di ogni altro collaboratori e interpreti eccezionali, capaci di fidarsi ciecamente del capitano di una nave che si addentra nell’ignoto e di intuire ciò che egli si aspetta e che non può mostrar loro, perché nessuno l’ha ancora realizzato.

Jean-Pierre Berthomé, Les Parapluies de Cherbourg, Nathan, Parigi 1995


Introduce Damien Chazelle

In caso di pioggia, la proiezione si sposterà al Cinema Modernissimo e al Cinema Jolly

Serata promossa da Fondazione Golinelli