11 luglio 2020, 19:00
@ Casa del Custode del Parco di Villa Ghigi

La vita al tempo dell’Apocalisse

L'eco della prima collina

Lettura a cura dell’autore Otto Marco Mercante "La vita al tempo dell’Apocalisse" (diario di un attore in quarantena) 

“Così camminavo verso casa, con i miei fiori, ho pensato che se ci fosse stata l’apocalisse, la fine del mondo, non avrei più avuto bisogno della disoccupazione e tornando mi sono rincuorato.” 

Idea

“La vita al tempo dell’Apocalisse” nasce in modo del tutto casuale durante la quarantena da corona virus. Avevo messo un breve racconto il 9 marzo poco prima del lock down su face book. Era semplicemente lo sguardo curioso e ingenuo di una persona che guardava il mondo cambiare davanti a sé. Poi il giorno successivo avevo messo un altro post. E così è nato per caso un diario che raccontava fatti e avvenimenti dalla quarantena. I racconti non sono tutti omogenei, alcuni parlano dei fatti veri e propri che ci circondavano, altri sono spunti per riflessioni sociali, mistiche o personali, altri sono inventati, altri hanno un andamento più poetico. Tutti partono comunque dalle circostanze della vita che hanno caratterizzato quei giorni che vanno dal 9 marzo al 9 maggio, data dell’ultimo post. Per darvi un’idea la cartella che li contiene tutti è del 14 marzo, quindi posso ora dedurne che fino a quella data non vi era l’intenzione di farne uno al giorno, come poi è accaduto. Anche lo stile è molto disomogeneo passando da scritti anche ironici a pensieri seri che comunque non diventano mai pesanti. Il fatto di scrivere su un social mi ha senz’altro favorito e spinto a continuare. Devo dire che non scrivevo per i like, ma il fatto che questi fossero copiosi e che i commenti fossero molto positivi, mi ha dato una notevole spinta a continuare per i due mesi. Ritengo inoltre che il bacino di lettori fosse molto maggiore rispetto agli effettivi like o agli effettivi commenti, e questo lo constatavo con conversazioni private, telefonate, o messaggi che mi scrivevano gli amici. Un po’ mi sentivo come quel dj della radio di Sarajevo, fatte le dovute proporzioni tra i due eventi e dei rischi corsi da me e da lui, che per tutto il periodo dell’assedio continuò a trasmettere. Inoltre questo fatto di avere un riscontro, non dico immediato, ma molto avvicinato dal tempo di pubblicazione a quello di lettura, avvicinava la comunicazione, anche qui fatte le dovute proporzioni, ad un evento teatrale seppur mediato. 

Biografia 

Otto Marco Mercante, laureato al Dams spettacolo presso l’Università di Bologna. Pratica un apprendistato alle arti sceniche principalmente frequentando stage e laboratori. Nel ’96 occupa a Bologna il teatro dell’Accademia di Belle Arti, con una gruppo di giovani compagnie bolognesi. Lavora come danzatore con diverse compagnie di livello nazionale ed internazionale quali Abbondanza Bertoni, Artemis di Monica Casadei, Compagnia Monica Francia e come attore con registi di fama nazionale e internazionale quali: Marco Baliani, Marco Martinelli, Fabrizio Arcuri, Werner Wass. Firma anche tre regia degli spettacoli Otello Titolo Provvisorio (finalista al premio Scenario nel 1999), L’Incendiario e Casa Barbablù. Effettua anche lavori come light designer per alcuni spettacoli. Dal 2008 è cofondatore di Principio Attivo Teatro, ecclettica compagnia leccese che opera sia nell’ambito del teatro ragazzi che in quello del teatro di ricerca, con la quale tutt’ora collabora.