
Francesco Marilungo | Stuporosa
Anteprima nazionale | Danza Urbana 2023
Le cinque performer di Stuporosa piangono apparentemente senza motivo, dando vita a un pianto ora trattenuto, ora soffocato, che ora si fa musica, ora sfocia nella speranza, ora diviene canto. I loro corpi si frammentano alla ricerca di forme arcaiche, lontane, che si perdono e sciolgono all’istante, condannate a rimanere in un presente che si fa ricordo non trattenuto e che non diventerà mai memoria, in una permanente incapacità di vivere il qui e ora. Queste forme sono le figure di pathos che Ernesto De Martino descrive nell’atlante figurato posto a conclusione di Morte e Pianto Rituale: ommagini archetipiche del patire umano che si sono tramandate nel tempo attraverso secoli e civiltà. Le performer cercano di recuperare un senso di collettività, una ritualità, di instaurare nuove forme di mutuo soccorso, sussurrando antiche formule magiche, rievocando danze tradizionali, cantando una ninna nanna salentina. In Stuporosa si assiste a una stilizzazione del pathos, una de-isterizzazione. Seguendo in maniera tangente il principio del pothos, concetto ideato da Roland Barthes a illustrare un pathos de-volgarizzato, si percepisce la costante tensione verso un’espressione parossistica del dolore che viene contenuta attraverso il codice coreografico.
Francesco Marilungo lavora come performer per vari artisti tra cui Enzo Cosimi, Antonio Marras, Jonathan Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni. Parallelamente intraprende un proprio percorso autoriale. Attento al rigore compositivo di matrice RTC, focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto. Col progetto New Horizon viene selezionato dalla rete europea Open Latitudes. Il suo lavoro, Party Girl, vincitore del premio Prospettiva Danza 2020 e di Cross Award 2020, viene selezionato per la NID - New Italian Dance Platform 2020/2021.
spettacoli ore 18.00 e ore 21.00
durata 50’ circa
ingresso a pagamento
regia e coreografia Francesco Marilungo
con Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Ugolini, Vera Di Lecce
music e vocal coaching Vera Di Lecce
spazio e luci Gianni Staropoli
costumi Lessico Familiare
foto e video Luca Del Pia
produzione Körper | Centro di Produzione Nazionale della Danza
co-produzione Fabbrica Europa
con il sostegno di IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia
con il supporto di Did Studio, Base Milano, Qenhun, Dracma e Teatro Akropolis – Progetto CURA, Short Theatre Festival
Spettacolo presentato in collaborazione con ATER
Ingresso a pagamento
intero € 7,00
ridotto € 4,00 (Studenti Università di Bologna, under 24, over 65)
Biglietti acquistabili:
- online su www.boxerticket.it a partire dal 1 settembre
- nei luoghi di spettacolo: la biglietteria apre 1 ora prima dell’inizio degli eventi.
