copertina di Fedra
6 settembre 2024, 21:00
@ Anfiteatro del Parco di Villa Spada

Fedra

Feminologica 7 - teatro civile al femminile

SPETTACOLO Di Maricla Boggio con Simona Sagone, attrice e regista; Davide Fasulo, live electronics; Mirco Mungari, polistrumentista; - Partitura per voce sola, voci riprodotte, strumenti e live electronics.

 

Fedra è figlia di Minosse, da sempre identificato con la saggezza, da parte della Madre Pasifae invece appartiene alla stirpe del sole, da cui i suoi “chiarori”. Ma Pasifae è anche madre del Minotauro, l’ascendenza dunque consegna a Fedra anche tratti di oscurità: ella è infatti divorata da una passione mostruosa per il figliastro Ippolito. Per sottrarre al mondo la sua oscurità, si chiude nel silenzio e si smarrisce nei meandri del desiderio fuggendo nell’immaginario per non consumare realmente l’incesto.

Il mito di Fedra ha avuto innumerevoli rielaborazioni. In Fedra, come in tutti i miti, è insita la produttività permanente: essi sono suscettibili di nuove riscritture in quanto si possono sempre rivolgere loro domande non ancora formulate.

Nel lavoro di Boggio Fedra attraversa, nell’ordine, le rielaborazioni che del mito hanno proposto Euripide, Seneca, Racine, D’Annunzio e De Unamuno. Il passaggio dall’una all’altra rielaborazione, si configura come una morte di Fedra per una sua rinascita in altra epoca con una rinnovata coscienza di sé. Come se Fedra compisse riti di passaggio per salvarsi da una morte definitiva.

Boggio individua nella coscienza l’unico strumento che permette a Fedra di vincere la sua personale lotta contro un mondo arcaico di ignoranza e di pregiudizi. Fedra si riappropria cioè del potere della cultura e così si salva.

Nel testo di Marcla Boggio Fedra è sola, uniche compagne alla sua solitudine sono delle voci che non appartengono tanto a personaggi presenti in altre riscritture, quanto alla stessa Fedra. E’ una Fedra nella mente di Fedra ove ella è in dialogo con la sua voce, esteriorizzazione del pensiero. E’ la voce della mente che pone a Fedra interrogativi inquietanti o risponde ai quesiti inconfessabili della donna. Il dramma si consuma interamente nel pensiero e, del resto, anche il crimine di Fedra è puramente immaginario dato che solo nell’immaginazione assapora la dolcezza delle carezze di Ippolito e si consuma l’incesto.

Il testo è intriso di un desiderio di morte da parte di Fedra per l’eccessivo dolore che l’amore per Ippolito le provoca. Il desiderio che non può trasformarsi in atto, le rende preferibile la morte alla sofferenza. Eppure in questa versione del mito il dramma che, come abbiamo detto, si consuma tutto nella mente, offre una via d’uscita alla donna, attraverso la parola che salva e riporta a un fare costruttivo, uscendo dal mondo arcaico in cui alla donna era precluso il fare produttivo e il cambiare vita, confinate com’erano a rimanere nell’alveo tracciato dalle loro predecessore entro le mura domestiche, costrette alla riproduzione e alle fantasticherie che rischiavano di renderle pazze.

 

Protagoniste della scrittura di Boggio sono le voci e l’azione virtuale prende il posto dell’azione reale, per questo motivo Simona Sagone ha posto le voci e i suoni al centro dello spazio scenico grazie agli effetti di live electronics, alle voci registrate e alle sonorizzazioni dal vivo, proposte da Mungari e Fasulo, con diversi strumenti tra cui percussioni, fiati e violoncello. La regia teatrale di Sagone parte da un progetto radiofonico immaginato durante gli studi universitari e ancora mai realizzato. La regia radiofonica di Fedra, inviata a Maricla Boggio, ebbe allora il suo plauso, anche se rimase sulla carta nonostante il suo tentativo di segnalarla ai nuovi progetti di Radio RAI.

Quando scrissi l’ipotetica regia radiofonica a fine anni ‘90- afferma Sagone- non mi sentivo affatto pronta per affrontare scenicamente il personaggio di Fedra che immaginavo più matura della me allora sui vent’anni, per questo pensai alla radio e anche perché mi sembrava difficoltoso realizzare dal vivo gli effetti sonori che avevo in mente. Oggi che sulle spalle ho maggiore esperienza e molti anni in più, mi sembra di poter affrontare anche teatralmente questo ruolo e, grazie ai musicisti che mi affiancano, penso che potremo tentare di rendere anche dal vivo quell’impasto di voci e suoni che allora mi ero figurata”.

 

A cura di Ass. Cult. Youkali APS

 

nella stessa giornata ore 19

Attraversare Fedra

 

INCONTRO*

Fedra secondo gli autori e le autrici che le hanno dato voce: Euripide, Seneca, Racine, D’Annunzio, de Unamuno, Maricla Boggio

Con Alessandro Iannucci Professore ordinario Dipartimento di Beni Culturali Università di Bologna, in collegamento con Maricla Boggio, drammaturga

Incontro a offerta libera


Anfiteatro del parco di Villa Spada*

*Ingresso al parco da via di Casaglia 3/7

INGRESSI

SPETTACOLI ore 21:00, 12€ adulti/e, 10€ serata danza*, 8€ bambini/e

INCONTRI* ore 19:00, OFFERTA LIBERA

MODALITA’ DI PAGAMENTO SPETTACOLI:

- BANCOMAT/CARTE

-Bonifico Bancario sul conto dell’Associazione Culturale Youkali APS: (Emil Banca IT53G0707202409000000131803, almeno 2 gg prima dell’evento. Causale: Nome e Cognome di ogni partecipante, data e titolo spettacolo scelto)

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