99 cose da sapere sulla pittura dell'800 a Bologna
incontro con Roberto Martorelli per la rassegna Bibliomuse. Dalle biblioteche ai musei
Come nasce un dipinto? Che storie possono raccontare oltre al soggetto rappresentato? Chi li ha realizzati? Come nasce una mostra diffusa su diciotto sedi? Un incontro per scoprire protagonisti, avvenimenti e aneddoti sulla pittura dell'Ottocento a Bologna.
A parlarne è Roberto Martorelli, curatore con Isabella Stancari della mostra La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915.
Per ampiezza del percorso delineato, numero delle opere esposte e varietà di soggetti e luoghi coinvolti, l'esposizione è la più ampia ricognizione monografica mai organizzata per presentare le origini e le evoluzioni della modernità artistica in ambito bolognese. Sono oltre 500 le opere, di cui circa un centinaio mai esposto prima proveniente dai depositi di istituzioni museali pubbliche e da collezioni private, di 80 artisti appartenenti a generazioni differenti, a essere visibili in 18 sedi (5 musei, 5 gallerie antiquarie, 3 fondazioni, 2 edifici di culto, un palazzo comunale, un teatro storico e un’associazione culturale) situati tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in Persiceto, che spaziano tra tecniche (dal disegno al dipinto su tela e tavola, all’acquerello su carta), contesti di realizzazione (dalle grandi decorazioni pubbliche alle opere da salotto, alle riviste) e generi rappresentati (paesaggi, ritratti, soggetti storici, pale d’altare, vedute urbane).
L'ingresso agli incontri di Bibliomuse. Dalle biblioteche ai musei è libero fino a esaurimento posti.