cover of Leopardi, un poeta ‘romanzesco’
July 3, 2024, 7:00 PM
@ Convento Santa Margherita - Suore Francescane

Leopardi, un poeta ‘romanzesco’

Parole nel chiostro | presentazione del libro

“I classici sono territori di avventura continua”, Umberto Eco
Incontro con Marco Antonio BazzocchiSPALANCARE GLI OCCHI SUL MONDO (Il Mulino) in dialogo con Silvia De LaudeJACK, UN’ESTATE A MILANO (Ronzani ed.).


I LIBRI
Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi di Marco Antonio Bazzocchi (Il Mulino)

«Non conosciamo bene il luogo in cui vogliamo arrivare. Non esiste una città o un paese che si chiami «Leopardi». Magari per alcuni di noi ci sono capitoli di manuale, brani di antologia che hanno quel nome. Mettiamoli da parte, il viaggio deve avvenire con le sole nostre forze. Non mostriamo impazienza, o paura di perderci ogni tanto. Partiamo, seguendo da subito un primo cartello segnaletico in cui è scritto L’infinito...» Come parlare di un autore immenso come Leopardi? Come trasmettere oggi il fascino di un poeta contemporaneo di ogni tempo? Si possono raccontare l’infinito, l’amore per la natura, le donne sognate e negate, il senso del vero e della bellezza, infine quell’unità di pensiero e poesia che lo caratterizza? Dieci lezioni, dieci modi per intrecciare Leopardi con la nostra epoca inquieta, e sempre più alla ricerca di un equilibrio difficile tra l’uomo e l’ecosistema. Da questo libro emerge tutta la potenza di un autore sul quale non si possono dire parole definitive, perché suscita continue domande; un autore che sentiamo intimamente moderno anche nella sua lontananza, nel suo essere stato un grande «assente» dalla vita. Leopardi scrittore dell’immaginazione, della creatività, del desiderio, che ci costringe ancora a spalancare gli occhi di fronte al mondo: Leopardi «sensibile e immaginoso».

Jack. Un’estate a Milano di Silvia De Laude (Ronzani Editore)
Milano, nella solitudine estiva: scrivere è tenersi compagnia con il Leopardi di Mari, Manganelli, Siti, Garboli e Zaccuri. Ma non temiate un saggio erudito e appartato: in quello che l’autrice scrive c’è vita - anche la sua - che si intreccia con le vite altrui, in senso sincronico e diacronico, e vi trova posto tutto un mondo: i suoi amici e maestri - che indirettamente racconta parlando di Jack - e gli ‘amici’ del passato, da Leopardi a Manzoni a moltissimi altri; e poi cinema, viaggi, avventure, riflessioni; testi noti, rarità, ricordi e incontri. Il tono è quello di una familiarità serena che sa declinare la critica letteraria in un dialogo personale con tutti gli evocati, che riprendono vita e facoltà di parola negli scambi fra loro e con l’autrice. Un saggio-zibaldone, scritto a intervalli, una ventina d’anni dopo Senza verso di Emanuele Trevi (Laterza 2005); con le parole di Hans Tuzzi: un singolare esperimento di “personale intreccio con autori e testi”.