dal 28 giu al 10 lug 2019
@ Sala Studio

(Im)possible baby, Case 01: Asako & Moriga

Quando arriverà il momento in cui una donna potrà avere un figlio senza alcun apporto maschile? Le vertigini della biotecnologia si scontrano con i confini della bioetica rivelando una delle grandi e inquietanti sfide della scienza e dell’umanità. Per provocare una riflessione, l’artista Ai Hasegawa ha concepito un progetto choc, che è stato anche oggetto di un documentario della televisione nazionale giapponese: creare visivamente le figlie di una coppia lesbica a partire dalla loro mappatura genetica, secondo un sistema supportato dai laboratori scientifici. Il risultato è (Im)possible baby, Case 01: Asako & Moriga, ossia alcune “foto di famiglia” in cui le due donne (vere) si mettono in posa con le due figlie (finte), progettate in laboratorio con un processo biotecnologico e poi create in uno dei maggiori studi di elaborazione digitale. La mostra, che nel 2015 ha vinto l’Excellence Award nella categoria Arte al Japan Media Arts Festival e anche nel 2016 il prestigioso Core77 Design Award, ha l’obiettivo di sviluppare il dibattito, dato il rigore scientifico e la scelta di puntare su una coppia omosessuale, ma è al tempo stesso un impressionante esempio di virtuosismo visionario, grazie alla potente resa di una computer grafica stupefacente.

All’inaugurazione, venerdì 28 giugno, ore 19, prenderanno parte l’artista e Giulia Sudano, presidente dell’Ass. Orlando.

Ai Hasegawa ha prodotto molte opere mettendo l’accento su argomenti relativi a uomo e tecnologia con tecniche come bioarte, design concettuale e simulazione. Ha esposto in tutto il mondo in contesti come: Mori Art Museum (Tokyo), Ars Electronica (Linz), MoCA (Shanghai), National Museum Design (Stoccolma), Science Gallery (Dublino), Taipei Digital Arts Center (Taipei), e molti altri ancora dall’Australia alla Polonia, dagli Usa alla Cina. Attualmente partecipa con la sua opera “Human X Shark” alla 22esima Triennale di Milano.

Orario mostra: dalle 15 alle 23