9 luglio 2019, 21:00
@ Cassero LGBT center

Black Dick

bugie bianche capitolo primo

uno spettacolo di e con alessandro berti
cura gaia raffiotta
immagini daniela neri
una produzione casavuota
con il sostegno di gender bender festival
e l'aiuto di teatro comunale laura betti – barfly il teatro fuori luogo –
opera prima festival – ogni casa è un teatro
 

“Il maschio nero americano è un modello...” Comincia così BLACK DICK, dal modello indiscusso dei giovani neri in tutto il mondo: il nero americano, il rapper, il militante, lo sportivo. Ma cosa c'è dietro questa influenza, questa moda universale, questa vittoria apparente, almeno in fatto di coolness, del nero americano? Lo spettacolo ripercorre la storia dell'uso del corpo del nero da parte della società bianca europea e americana, dalle colonie ai trionfi nello sport, dallo schiavismo ai linciaggi, dalla musica alla pornografia. Lo fa virando continuamente tra la conferenza, la confessione, la standup comedy, la narrazione sarcastica e il concerto. Scoprendo la linea che lega l'immagine iconografica delle Black Panthers a quella dei cantanti Hip Hop, decostruendo lo stereotipo di maschio nero per come il porno on line lo propone, con l'aiuto di grandi maestri come Bell Hooks, Cornel West e James Baldwin, BLACK DICK si inoltra in una riflessione liminale sul concetto di appropriazione culturale, sul senso di un impegno condiviso, tra bianchi e neri (prendendo a simbolo la genesi della canzone STRANGE FRUIT), e sulla necessità di una lotta comune per l'uguaglianza. Lo fa però portando il discorso in territori strani della cultura di massa, poco battuti, là dove sono i corpi ad essere esposti e ad acquisire significato simbolico. E lo fa, deliberatamente, parlando dell'America per alludere all'Italia, lasciando le ultime parole del lavoro alla voce poetica, profetica di Baldwin: “se fossi in voi studierei, e non farei un'altra Harlem, non farei come abbiamo fatto noi”.

Alessandro Berti è scrittore, regista e attore teatrale. Dopo la Scuola del Teatro Stabile di Genova, a metà degli anni '90 fonda L'Impasto Comunità Teatrale, per cui scrive e dirige tutti gli spettacoli tra cui: SKANKRER (1996), TERRA DI BURRO (1997), L'AGENDA DI SEATTLE (2001). Dal 2003 al 2006 dirige a Udine la SCUOLA POPOLARE DI TEATRO e il progetto ARTE/SOCIETÀ/FOLLIA. Dopo quell'esperienza sperimenta una propria versione del rapporto tra teatro e mistica, una ricerca peculiare sulla forma-monologo in collaborazione coi Teatri del Sacro. Negli ultimi anni a Bologna fonda CASAVUOTA, una sfida culturale indipendente che unisce istanze contemplative a un rinnovato impegno sociale e politico. Le produzioni teatrali più recenti di Casavuota sono lo spettacolo tuttora in tournée LEILA DELLA TEMPESTA (2016) di Ignazio De Francesco, coprodotto da UNEDI/I Teatri del Sacro, storia di un dialogo essenziale tra una detenuta musulmana e un monaco cristiano, e lo spettacolo BUGIE BIANCHE. CAPITOLO PRIMO: BLACK DICK (2018), pastiche di suggestioni interrazziali legate al corpo del maschio nero visto con gli occhi del maschio bianco, che ha debuttato a ottobre 2018 al Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno (BO) nell'ambito di Gender Bender Festival.

Ingresso 8 Euro - No tessera