10 agosto 2020, 21:15
@ Spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica

La Notte di San Lorenzo

Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo | Attorno al Museo

La Notte di San Lorenzo

Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo
a cura di Niva Lorenzini

a Bologna – Cantieri Meticci con la regia di Pietro Floridia
a Palermo – regia di Stefano Randisi e Enzo Vetrano


Ma Tifone, mentre andava a caccia di notte, scoprì la bara per caso, illuminata dalla luna; riconosciuto il corpo di Osiride, lo fece in quattordici pezzi e lo disperse. Quando lo venne a sapere, Iside si mise di nuovo a cercare qua e là, attraversando le paludi su una zattera di papiro.
(Plutarco, Iside e Osiride)

Diretta video tra Bologna e Palermo realizzata con il contributo delle Sedi Regionali RAI.
L’evento è realizzato grazie al sostegno del Comune di Bologna e del Comune di Palermo.

Si inzia h 21.15 a Bologna, nel Parco della Zucca di Bologna antistante il Museo per la Memoria di Ustica, con il prologo di un intervento registrato del Sindaco di Bologna Virginio Merola che legge un brando tratto dal racconto Unreported Inbound Palermo dalla raccolta Staccando l’ombra da terra di Daniele del Giudice.

Segue, con la regia di Pietro Floridia, l’intervento performativo di Cantieri Meticci, collettivo di artisti di base a Bologna impegnato nella ideazione e realizzazione di spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. In contrappunto alle loro azioni, S. Em. Cardinale Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e Daria Bonfietti leggeranno rispettivamente, il primo, il Salmo 17, splendido carme sul destino di Davide, re modello e fedele servo del Signore in un canto di festa che esprime l'ammirazione, la riconoscenza e la gloria di Dio e due brani di Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano tedesco che fu una figura centrale nella lotta contro il regime nazista, morto impiccato il 9 aprile 1945 per ordine di Hitler, e la seconda, un brano tratto dalla sceneggiatura scritta da Andrea Purgatori, Stefano Rulli e Sandro Petraglia per il film Il muro di gomma di Marco Risi.

I testi poetici scelti per la notte di San Lorenzo abbracceranno le tradizioni culturali più disparate e, sullo sfondo del mito di Iside e Osiride narrato da Plutarco, si incastoneranno in 4 movimenti/azioni sceniche dai seguenti titoli: dispersione, ricerca, ricucitura, rinascita.

Sulla scena, attori anch’essi “dispersi diasporici”, ovvero originari delle più disparate provenienze, si muoveranno in una scenografia fatta di grandi reti da pescatori, simbolo quanto mai mediterraneo di interrelazioni e trame, che attraverso laboratori partecipati guidati dagli artigiani e scenografi di Cantieri Meticci, i cittadini hanno trasformato in grandi mappe tessili: testimonianze della bellezza dell’intreccio tra sensibilità ed esperienze di vita molto eterogenee.

Nei Cantieri Meticci la parola “dispersi” fa risuonare qualcosa di molto antico: il gesto di una sorella instancabile nell’andare alla ricerca dei pezzi del fratello dispersi, la sua determinazione nel ritrovarli, ricomporli insieme fino a ridonargli almeno per un attimo la vita. È il mito di Iside e Osiride. È la capacità tutta femminile di rigenerare la vita a partire dalla morte. È la spinta al congiungere che si contrappone a quella dello smembrare. Nasce nell’antico Egitto, mondo in cui Tifone, dio della siccità, sgretola, ma Iside, terra, si ricongiunge a Osiride, Nilo, e nuovamente la vita si rinnova.

Oggi, a maggior ragione se pensato in connessione con il quarantesimo anniversario della Strage di Ustica, tale mito riverbera onde di significato a livelli molto diversi: dalla sfera intima a quella sociale, dal farsi metafora della capacità della memoria di tenere in vita il perduto fecondando il presente, al rappresentare un modello al femminile, capace di tenere testa e battere un maschile sempre più soltanto disgregante. Ma è altresì importante per Cantieri Meticci perché racconta che la nostra identità non è qualcosa di fisso e immutabile e puro bensì un movimento di trasformazione: Iside infatti giunge dall’Africa ma in quel grande grembo di mescolamento che era il mare di mezzo - oggi al contrario muro e tomba - ha incontrato la civiltà greca e quella cristiana divenendo anche da noi, nella sponda nord del Mediterraneo, la dea protettrice di chi si mette in mare.


ore 21:15

Per partecipare agli spettacoli di “Attorno al Museo” prenotazione obbligatoria sul sito www.attornoalmuseo.it oppure telefonando nei due giorni precedenti dalle 15.00 alle 18.00 e il giorno dello spettacolo dalle 18.00 alle 20.00 al numero 348 4021862

In caso di pioggia lo spettacolo verrà spostato al giorno successivo


In occasione dell'evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l'installazione permanente A proposito di Ustica dell’artista Christian Boltanski, osserva un'apertura straordinaria dalle h 20 alle 23, con una visita guidata gratuita alle h 20 a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
La prenotazione è obbligatoria: tel. 051 6496611 oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Numero max partecipanti: 7 persone.