27 luglio 2018, 21:45
@ Piazza Maggiore

Gli amori di una bionda

(Lásky jedné plavovlásky, Cecoslovacchia/1965) di Milos Forman (90)

Sceneggiatura: Miloš Forman, Jaroslav Papoušek, Ivan Passer. Fotografia: Miroslav Ondrícek. Montaggio: Miroslav Hájek. Scenografia: Karel Cerný. Musica: Evžen Illín. Interpreti: Hana Brejchová (Andula), Vladimír Pucholt (Milda), Vladimír Menšík (Vacovský), Ivan Kheil (Manas), Jírí Hrubý (Burda), Milada Ježková (madre di Milda), Josef Šebánek (padre di Milda), Zdena Lorencová (amica di Andula), Josef Kolb (vicedirettore della fabbrica). Produzione: Rudolf Hajek per Filmove Studio Barrandov.
Versione originale con sottotitoli italiani e inglesi


La commedia triste di Miloš Forman, prima affermazione internazionale del futuro regista di trionfi hollywoodiani come Hair, Qualcuno volò sul nido del cuculo e Amadeus, inaugura ufficialmente la nová vlna, la nouvelle vague praghese. Le disillusioni amorose d'una giovane operaia, in fuga dal torpore della provincia, si stagliano nel ritratto d'una generazione nuova e indecisa a tutto, ma risolutamente (e comicamente) fuori dal linguaggio e dalle retoriche ufficiali della ‘programmazione socialista'. Circola un'aria da dolci inganni che rischia di spegnersi nel grigiore d'un contesto desolante, ma Forman ha già chiaro che è necessario non deflettere dall'ironia: "Una piccola nazione come la Cecoslovacchia, minacciata per tutto il corso della sua storia da potenti vicini, non ha altri mezzi di sopravvivenza che mantenere il sense of humour". Un impareggiabile documento sul paese subito prima delle rivolte di metà anni Sessanta, della breve stagione delle riforme, e dei carrarmati sovietici: tutto sembra stagnare in un'atmosfera allarmata, in trasparenza sembra d'intravvedere tutto quel che poi accadrà. Ma su questo sfondo carico di Storia, Forman racconta la storia di un'educazione sentimentale - in senso molto fisico - e lo fa con grazia incantevole, che davvero faceva presagire un'imminente Primavera. (Paola Cristalli)