26 giugno 2018, 21:45
@ Piazza Maggiore

C'era una volta il west

(Italia-USA/1968) di Sergio Leone (175') 

Introducono Raffaella Leone e Sir Christopher Frayling

Al Cinema Ritrovato arriva la proiezione di C’era una volta il West, alle ore 21.45 in Piazza Maggiore  e che sarà preceduta, alle ore 16 in Sala Auditorium (Piazzetta Pasolini) dalla lezione di Christopher Frayling Il cinema secondo Sergio Leone.

“La ricerca maniacale – dice Farinelli su C’era una volta il West – avvicina per certi versi Leone a Visconti, per il quale aveva una grande ammirazione, e che si manifesta specialmente in C’era una volta il West. Alcune scene di C’era una volta il West ricordano da vicino Il gattopardo. L’inquadratura in cui la Cardinale si pettina allo specchio sembra ricalcare una identica del capolavoro di Visconti. I momenti in cui Jill si confronta con le fotografie sbiadite e i cassetti pieni di ricordi del passato riecheggiano la stessa malinconica decadenza che si respira nella residenza di Donnafugata. Anche il finale elegiaco è lo stesso. La dichiarazione amara di Armonica sulla fine di un’epoca a causa dei signori della via ferrata (“Verranno altri Morton, e la faranno sparire”) ricorda la celebre frase del Principe di Salina: “Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra”. Ma se Leone è viscontiano nella ricerca storiografica minuziosa e la cura per i dettagli, è un antiverista per quanto riguarda le scenografie, dove con consapevole noncuranza mescola epoche diverse con anacronismi evidenti. La stessa dinamica tra realismo e antiverismo si ritrova nella scelta degli attori. Il casting delle comparse svolto per C’era una volta il West mostra la sua cura nella scelta dei volti: volti di strada, che spesso pesca a Roma, nelle stesse borgate raccontate da Pasolini. Ma nei suoi film troviamo anche le facce sfregiate degli zingari andalusi, volti afroamericani, dai tratti ispanici o orientali”.